Nel mese di maggio l’orto ci regala tantissime fave cresciute durante l’inverno. Oltre ad essere una fonte di azoto quando si fa il sovescio al terreno, sono anche ricchissime di proprietà benefiche per il nostro organismo e molto gustose per il nostro palato.
Le fave contengono vitamine del gruppo B, fibre, ferro, fosforo e proteine. Hanno proprietà energizzanti, depurative e tonificanti.
Consumate fresche apportano anche vitamina C, indispensabile per una risposta immunitaria del nostro organismo e per assorbire il ferro.
A Firenze si chiamano i baccelli.
Quando le fave sono piccole e tenere (come ad inizio mese), la cosa migliore è dunque consumarle crude, specialmente quando sono state appena colte e sono biologiche. Si possono mangiare da sole, con un po’ di sale, condite, in insalata assieme ad altri ortaggi o possono accompagnare formaggi freschi e/o, per chi non è vegetariano, salumi. Sono ottime come aperitivo e si sposano meravigliosamente con un bel bicchiere di buon vino rosso. A Firenze usa fare una baccellata, buttare, cioè, su un tavolo una grande quantità di fave crude, sale, olio, pane, tutti gli alimenti con cui si possono abbinare e vino in quantità. Naturalmente è d’obbligo tirare a fare tardi, tra una chiacchiera e l’altra. La baccellata è un momento di alta socialità. Le fave, quindi, hanno anche un alto potere di aggregazione.
Quando invece sono giunte alla fine della loro stagione (seconda quindicina del mese) e sono un po’ più dure, per chi le trova ostiche per il consumo a crudo, possono essere cucinate oppure essiccate per essere consumate in altri momenti.
A noi piacciono le cose semplici, quindi vi consigliamo un piatto facilissimo da fare, ma gustosissimo.
Dopo aver “sbollentato” le fave, le mettiamo a stufare con un po’ di aglio, olio, sale e acqua q.b. fino a cottura ultimata. Un piatto semplicissimo che esalta il loro sapore intrinseco! Si possono poi utilizzare le spezie a proprio piacimento.
Ci sono poi altre alternative più elaborate. Con l’aggiunta di pecorino e/o pancetta, si ottiene un ottimo condimento per la pasta. Si può realizzare un purè insolito o qualunque altra pietanza che le fave vi ispirino, basta metterci fantasia ed amore!
Che dire ancora, buone fave a tutti e soprattutto se qualcuno a Firenze vi dice che siete una fava o un baccellone, prendetela sul ridere, alzate la testa e siatene orgogliosi, magari non siete il massimo in astuzia o dei geni provati, ma avrete sicuramente un sacco di altre qualità!